disintegrazione
Dovremmo rallegrarci per il fatto che Israele, l'Unione europea e gli Stati Uniti si stanno disintegrando? Che la civiltà bianca è all'agonia?
Israele è la continuazione delle politiche anti-ebraiche d’Europa
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disgustosi bignè-carro armato alla panna con su scritto: “Falciateli” in una pasticceria israeliana
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L’Europa contro gli ebrei. L’Europa con il sionismo
Dopo la prima guerra mondiale, primo atto del lungo suicidio (che oggi si avvicina al compimento) della civiltà europea, l’odio cresce contro tutte le minoranze, in particolare contro milioni di ebrei che popolano il continente.
In Germania, paese sconfitto, l’odio si trasforma in determinazione genocida. Ma non bisogna credere che solo la Germania sia responsabile dello sterminio. Polacchi, francesi, austriaci, ungheresi, romeni, ucraini, italiani sono complici a diverse gradazioni della deportazione e dello sterminio degli ebrei d’Europa.
Di cosa erano colpevoli gli ebrei d’Europa? Di essere ispiratori dell’internazionalismo mentre gli europei si infatuavano delle mitologie idiote della patria.
Con la vittoria di Hitler lo sterminio degli ebrei si avvicina. Dopo avere sconfitto gli operai comunisti, tocca a loro. L’appartenenza etnica prendeva il posto dell’universalità, come sta accadendo di nuovo oggi nell’Europa del secolo ventuno.
Negli anni Quaranta, poi, il progetto entra nella sua fase operativa. Milioni di ebrei vengono deportati (come oggi si deportano i migranti) internati (come oggi si internano i migranti), infine eliminati in massa (come oggi si eliminano in massa i palestinesi).
Ma la storia non finisce lì. Dopo il ‘45 si pone il problema di cosa fare degli ebrei che Hitler non è riuscito a uccidere perché le truppe dell’Unione Sovietica sono arrivate e li hanno liberati dai lager in cui stavano morendo di fame (come oggi si muore di fame a Gaza).
Che fare di questi ebrei sopravvissuti?
Gli europei decidono di liberarsi di loro, di vomitarli fuori (come dice Amos Oz in Storia di amore e di tenebra). Dopo averli sterminati togliamoceli dai piedi, dicono gli inglesi, appoggiamoli, armiamoli, e usiamoli per proteggere i nostri interessi in un’area piena di petrolio.
Nazionalisti ebrei come Vladimir Jabotinski, ammiratore di Benito Mussolini, sono utili a questo scopo mentre comunità di ebrei socialisti, anarchici vanno in Palestina per allontanarsi dall’Occidente assassino.
Ma in quella terra che si chiama Palestina abita un popolo arabo che accoglie i nuovi venuti con sospetto, ma anche con interesse. Si potrebbero fare affari, stringere alleanze, come fanno gruppi di ebrei internazionalisti. Ma gli europei non hanno spedito gli ebrei scampati al genocidio per fare amicizia con gli arabi. Li hanno mandati là per imporre il dominio bianco sulla terra araba. Dopo avere sterminato sei milioni di ebrei gli europei intendono usare i sopravvissuti come testa di ponte del loro dominio.
Per questo Israele è una continuazione del Terzo Reich: non solo perché ne ha ereditato le tecniche di sterminio, ma anche perché prepara la seconda fase dell’Olocausto, quella in cui il compito di eliminare gli ebrei (che nel ‘900 fu svolto dalle truppe di Hitler) toccherà agli arabi.
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Bologna, 11 maggio
MILANO: 16 maggio
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Isra-Hell
Chi ha mandato gli ebrei sopravvissuti in Palestina non poteva non sapere che Israele può essere armata quanto si vuole dagli imperialisti occidentali, ma il suo predominio non potrà durare in eterno, e alla fine pagherà i suoi crimini con gli interessi. Chiunque ragioni sulla storia sulla geografia e sull’antropologia, lo sa bene.
La fine di Israele non sarà solo opera dei nazionalisti arabi (i più fascisti di tutti, come la storia ha mostrato, e i più vigliacchi, come dimostra il loro atteggiamento ambiguo nei confronti di Israele).
Sarà soprattutto opera della guerra civile che già serpeggia e che è destinata a divampare prima o poi. I prodromi della guerra civile israeliana sono già ora tutti visibili. Lo Shin Bet è nel mirino di Netanyahu perché comincia ad apparire chiaro che il principale responsabile del pogrom del 7 Ottobre si chiama Benjamin Netanyahu, come sostiene Adam Raz in un suo libro recente in cui dimostra che Netanyahu ha usato Hamas per dividere i palestinesi e ha lasciato che il pogrom procedesse per poter consolidare il suo potere.
https://www.972mag.com/netanyahu-hamas-october-7-adam-raz/
Oggi Israele è un luogo infernale in cui prevale l’odio genocida, ma questo odio non può nascondere la paura di chi sa di essere destinato ad affrontare un odio altrettanto grande che prima o poi si scatenerà. E’ un luogo nel quale assassini come Smotrich e Ben Gvir hanno distribuito centomila fucili mitragliatori ai predatori coloni.
Solo dei criminali assetati di sangue potranno sopravvivere in quel luogo dopo che l’esercito più morale del mondo ha ripetuto le imprese delle SS di Hitler.
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https://www.perunaltracitta.org/homepage/2025/05/07/bigne-pieni-di-odio-questa-oggi-e-israele/?fbclid=IwY2xjawKL98NleHRuA2FlbQIxMQABHp5IIiRWD0ncYZawsGaipNSV2eIqFDebSUJ2O4GJIKZgI8LKkhb1RWrsmGkF_aem_LQCqeL8TZ9H8iYbkD-N9kw
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Milano 16 maggio
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la disintegrazione
La disintegrazione dello stato sionista, creazione dell’imperialismo bianco è il futuro prossimo, ma non possiamo comprenderla se non nel contesto della disintegrazione dell’Occidente in generale.
Cosa ne sarà dell’Unione europea nei prossimi mesi, e anni?
I guerrafondai di Francia e Germania hanno imposto alla Romania di rifare le elezioni perché stava vincendo un candidato non gradito ai guerrieri di Ursula. Le elezioni sono state rifatte e i guerrieri di Ursula hanno subito una seconda cocente sconfitta.
L’Unione (mai parola fu più ridicolmente inadatta a descrivere il suo oggetto) si sta armando a rotta di collo contro il nazionalismo russo. Ma il nazionalismo russo sta conquistando la maggioranza di tutti i parlamenti d’Europa. Anche di quello tedesco, dove per eleggere il Cancelliere è stato necessario ricorrere ai voti della Linke, mentre nei sondaggi i nazi-trumpisti dell’ADF sono maggioranza.
La disintegrazione è all’ordine del giorno di tutto l’Occidente, da quando il vice presidente americano, nipote di una nonna che aveva quattordici armi da fuoco in cucina e in camera da letto, è venuto a Monaco per dire che per lui Putin è un amico e l’Europa è nemica.
Da quel momento è chiaro che l’occidente è in piena disintegrazione.
Dobbiamo noi internazionalisti rallegrarci di questa disintegrazione?
Fermi un attimo.
Il problema è che l’Occidente non accetterà il suo declino - che è iscritto nella demografia, nell’economia e nell’evoluzione culturale - prima di avere usato tutte le armi di cui dispone. E tra queste armi c’è la cancellazione della civiltà umana, che si delinea all’orizzonte del secolo.
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Qui sotto riporto articolo di Ahmed Tibi, e alcuni messaggi usciti negli ultimi giorni su Haaretz. Non sono che un piccolo campione del sentimento che si sta diffondendo in una minoranza degli israeliani: una minoranza che è destinata a crescere, e che rappresenta comunque la parte intellettualmente ed economicamente più importante del paese.
un articolo di Ahmed Tibi pubblicato da Haaretz del 9 Maggio 2025
Smotrich Is No Longer an Exception to the Israeli Consensus. He Is Its Reflection
For years it was claimed that what characterized Israeli politics was the struggle between the "moderate center" and the "extremist margins," but the political reality of the past decade disproves this analysis. Finance Minister Bezalel Smotrich is not marginal, he is not an exception to the Israeli consensus: He is its reflection.
Quelli che seguono sono alcuni commenti dei lettori.
Una lettura interessante per capire cosa si prepara in Israele:
Lou Arpino:
The shift from the secular Zionism of its Founders to the religious neo-Zionism of today is disgusting and, unchecked, it will lead to civil war in Israel.
Only four of the thirty-six people who signed Isael's Declaration of Independence were Rabbis. Now, after seventy-seven years of blood and sweat by others, including Palestinian Israeli citizens, who built Israel into a Nation, the freeloading religious right shamelessly claims the country as their own.
Peter Cohen
bombing and destroying Gaza's only specialized cancer hospital – an act that has no reasonable explanation other than arrogance, intoxication with power and moral loss. end of quote. I am sorry but there is one very reasonable explanation! One that is available since the 1920's when Jabotinsky started to formulate the policy directions for the zionist state that are still fully in place. Direction number 1: destroy Arab nationalism, and if that is not possible, destroy the Arabs. Zionism is characterised by racist supremacism and 'moral loss' but mostly by its foundation on typical western ethnic cleansing of natives. Referring to 'moral loss' as the Editor does grossly understates the situation. Zionism like all other colonial regimes is antithetical to human rights and therefore far more than 'moral loss'. Rabbi Shapiro explained this very recently in a glorious way:
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Mina:
Israelis suffer from a deliberate self-inflicted most toxic indoctrination which started in 1948, probabely even earlier. Netanyahu and his thugs represent the nadir of this evolution. The thing that amazes me most is the inexhaustable hate towards Palestinians - babies, children, youngsters, sick, elderly included. ABYSMAL HATRED, NO MERCY AND BOUNDLESS GREED seem to be their basic setting towards the whole Palestinian population. I would understand the feeling of hate towards the descendents of Nazi-Germany. The Palestinians were not involved. On the contrary, the Palestinians were the ones who were kicked out. Their main crime is that they dared to withstand Israel's mightness, stealing, constant humiliation and oppression by defending their lifes, land livelihoods and longing for what they deserve: a sovereign Palestinian State. Unfortunately Israel stood in their way.
Paul Joseph:
fail to see how Israel as a nation can redeem itself from the crimes it has committed against the people of Gaza, from its recent unabashed declaration of intent to ethnically cleanse Gaza, from decades of contempt for international law. Individual Israelis, however, can inculcate in their children what human decency dictates. Jews everywhere can condemn the violation of human rights of which Israel has an extensive record.
Noam:
The roots of Israeli barbarism are in the Jewish Bible. The Jewish god commands the Jews to slaughter innocent men, women and children of various nations, such as, Amalek, Midian, seven nations of Canaan, etc.
In the Passover story, the Jewish god kills all the firstborn Egyptians, including babies. Also, read Exodus 11:4-5, Numbers 31:7, 13-18, Deuteronomy 7:1-2, Deuteronomy 12:29, Deuteronomy 20:10-17, 1 Samuel 15:3. And read Book of Joshua and end of Book of Esther. Those who speak of good Jewish prophets should read of the prophet Elisha, 2 Kings 2:23-25. Children mocked Elisha because he was bald. He cursed them; 2 bears came out of the woods and killed 42 children.
Avshalom Beni
"Mirror Mirror on the wall..." The reason so many of us are so squeamishly uncomfortable and even hostile towards MK Tibi is that he knows us better than we know ourselves. What he writes is true, damnably true. What a tragic descent from the humanistic Zionism of Shulamit Aloni to the full fledged racism and hate driven agenda of the Netanyahu Era. We had every right to DEFEND ourselves from the Islamic terrorism of Hamas on October 7, but that quickly devolved into a travesty of vengeance which has brutaaly violated international law. This is the kind of Zionism that Netanyahu and his coalition have arrogantly exposed to the world. I for one will take the grief of this war to the grave, from our abandoned dying hostages to the unspeakable suffering of the civilians of Gaza. "
"We had every right to DEFEND ourselves from the Islamic terrorism of Hamas on October 7"
People always have the right to defend themselves. All people. Palestinians too.
And Palestinians have been attacked relentlessly for decades. Thousands killed. Hundreds of thousands displaced, dispossessed. Millions disenfranchised and humiliated.
They have the right to defend themselves, don't they ?