ho sbagliato
non martedì 30 maggio, come ho scritto ieri, ma martedì 30 APRILE (domani) alle 14, all'accademia di Bologna
martedì 30 aprile, ore 14 all’accademia di belle arti di Bologna,
Aula Arcangeli, Siete invitati a partecipare all’incontro
DISERTIAMO LA GUERRA GLOBALE
immagine sintetica creata da Max Geraci
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Dopo la Lituania anche la Polonia ha deciso di acciuffare gli uomini d’origine ucraina e rispedirli al fronte. “Se sei in età di ammazzare, di squartare, di violentare, perché devi stare qui a battere la fiacca?” si sono dette le autorità polacche. Vai a fare il tuo dovere, che è quello di morire per la patria.
Il Ministro ucraino Kuleba ha suonato la sveglia un paio di giorni fa.
“E’ ora di rendersi conto che l’epoca della pace è finita.” ha detto.
Gli ucraini si sono fatti intrappolare in un gioco più grande di loro. Gli Stati Uniti li hanno usati per rompere le relazioni economiche tra Russia e Germania. Putin ha deciso di approfittare della provocazione americana per realizzare il progetto di restituire alla Russia il suo primato imperiale, e ha invaso il territorio ucraino. Gli europei, desiderosi di suicidarsi, hanno rinunciato a svolgere qualsiasi funzione di mediazione, e si sono precipitati in un baratro che a questo punto appare senza fondo.
La guerra, dunque. Dovunque.
Le autorità israeliane, che da sei mesi conducono una campagna di sterminio stanno costituendo squadre di picchiatori nei paesi occidentali, per colpire chiunque metta in discussione la supremazia sionista. L'8 marzo a Parigi, il corteo femminista è stato aggredito una squadra di picchiatori perché le ragazze portavano bandiere palestinesi. Il gruppo di picchiatori fa parte dell’organizzazione sionista che ha il nome "Nous vivrons" (noi vivremo, che gli altri crepino, senno li ammazziamo noi).
E’ iniziata la resa dei conti contro ogni traccia di umanità.
Ma anche noi vorremmo vivere, anche se non intendiamo per questo sterminare, bombardare, distruggere.
Come vivremo?
Tanto per cominciare diserteremo. Non accetteremo di partecipare alla gara uccidere o morire. Piuttosto scapperemo.
Disertare non è facile, ma nulla sarà facile, ora che quasi dovunque è stato restaurato l’ordine della competizione, della sopraffazione e della guerra.
Ora che dovunque l’ordine sociale si regge sul principio di Thomas Wade, che nel Problema dei tre corpi di Liu Cixin dice: “Se perdiamo la nostra umanità perdiamo molto. Se perdiamo la nostra bestialità perdiamo tutto.”
Disertare non è facile, ma è l’arte del tempo che viene.
L’arte della diserzione è quella che dobbiamo imparare, insegnare, praticare.
Come sopravviveremo senza accettare lo schiavismo precario, i salari di fame in cambio di tutto il nostro tempo?
Come mangeremo, come ci vestiremo, quando tutti diserteremo i luoghi del consumo che devasta quel che resta dell’aria dell’acqua e della terra?