La libertà dei mercanti di schiavi e degli stupratori
Quella che ci promettono i vincitori è la libertà di partecipare allo Squid Game dove per vincere occorre uccidere e chi non vince muore.
“People came to this country for either money or freedom. If you don’t have money, you cling to your freedoms all the more angrily. Even if smoking kills you, even if you can’t afford to feed your kids, even if your kids are getting shot down by maniacs with assault rifles. You may be poor, but the one thing nobody can take away from you is the freedom to fuck up your life whatever way you want to.”
―Jonathan Franzen,Freedom
LIBERAMENTE
In queste settimane assistiamo alla presa di potere a livello planetario da parte di una rappresentanza politica iper-colonialista e iper-liberista che ha come obiettivo l’istallazione di un regime schiavistico globale.
Non è tanto nuovo che tra questi ci siano mafiosi, stupratori certificati. Lo abbiamo già visto nel laboratorio di sperimentazione italiano.
E’ nuovo il fatto che i pianificatori dello sterminio rivendichino apertamente, anzi provocatoriamente, le loro intenzioni. Sanno di avere a che fare con una popolazione abbrutita dalla solitudine, dalla paura e dal cinismo, una popolazione di sfruttati che si illudono di poter passare dalla parte dei vincitori perché anche loro gridano, come i dominatori: Libertà Libertà!
Negli US una percentuale molto alta di latinos ha votato per Trump che li disprezza e si prepara a decimarli.
“Libertad Libertad” gridavano migliaia di giovani argentini nel giorno della incoronazione del nuovo leader, Javier Milei, mentre lui agitava la motosega e prometteva di distruggere ogni regola. Quei giovani argentini non sanno (o fanno finta di non sapere) che la motosega è rivolta contro di loro, contro le regole che gli hanno fin qui garantito un po’ di sanità pubblica, un po’ di istruzione pubblica, un po’ di garanzia del posto di lavoro. Milei è venuto per tagliare tutto, e migliaia di gonzi lì sotto gridano “Libertad Libertad!”
La nuova cultura predatoria (chiamiamola così) fa della parola “libertà” la sua arma ideologica e retorica principale.
A metà del diciottesimo secolo Samuel Johnson si chiedeva:
”Why do you hear the loudest yelps for Liberty from the drivers of negroes?”
Perché sentiamo i mercanti di schiavi lanciare alto il grido “libertà”?
La risposta ora la sappiamo: perché ci offrono la libertà di partecipare allo Squid Game dove per vincere occorre uccidere, e chi non vince muore.
Liberamente, ça va de soi.
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En las últimas semanas hemos asistido a la toma del poder a nivel planetario por una representación política hipercolonialista e hiperliberal que tiene como objetivo la instalación de un régimen esclavista global.
No es tan nuevo que entre ellos haya mafiosos y violadores certificados. Ya lo hemos visto en el laboratorio de pruebas italiano.
El hecho de que los planificadores del exterminio afirmen abiertamente, incluso provocativamente, sus intenciones es nuevo. Saben que se enfrentan a una población brutalizada por la soledad, el miedo y el cinismo, una población de explotados que se engañan pensando que pueden pasarse al lado de los vencedores porque ellos también gritan, como los dominadores: ¡Libertad, libertad!
En Estados Unidos, la mayoría de los latinos votaron por Trump, quien los desprecia y se prepara para diezmarlos.
“Libertad Libertad” gritaban miles de jóvenes argentinos el día de la coronación del nuevo líder, Javier Milei, mientras éste agitaba la motosierra y amenazaba con destruir toda regla. Esos jóvenes argentinos no saben (o fingen no saber) que la motosierra apunta contra ellos, contra las normas que hasta ahora les han garantizado un poco de salud pública, un poco de educación pública, un poco de garantía de trabajo. Milei ha venido a cortarlo todo, y miles de tontos allá abajo gritan “¡Libertad Libertad!”
La nueva cultura depredadora (llamémosla así) hace de la palabra "libertad" su principal arma ideológica y retórica.
A mediados del siglo XVIII, Samuel Johnson preguntó: “¿Por qué oyes los gritos más fuertes pidiendo la libertad por parte de los conductores de negros?”
¿Por qué escuchamos a los traficantes de esclavos gritar más fuerte la palabra libertad?
Ahora sabemos la respuesta: porque nos ofrecen la libertad de participar en el Juego del Calamar donde el que no gana muere, y para ganar hay que matar.
Libremente, ça va de soi.