Pensare con due cervelli
Manifestare il 14 dicembre contro il fascismo che avanza. Creare condizioni per la diserzione dal regime della guerra.
CONTRO IL DECRETO SICUREZZA CHE DISTRUGGE QUEL CHE RESTA DELLO STATO DI DIRITTO
il 14 dicembre a Roma
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Occorre, come al solito, pensare con due cervelli.
Un cervello per resistere, l’altro per immaginare.
Il primo cervello ci dice di resistere all’aggressione contro ogni dissenso sociale. E’ necessario opporsi, mobilitarsi contro il fascismo che avanza.
Ma il secondo cervello ci dice che non si replicherà il film che abbiamo visto nel secolo passato.
Non ci sarà di nuovo una battaglia tra il fronte nazi-fascista e la democrazia.
La democrazia ora ci appare per quello che è: un punto di equilibrio instabile tra violenza padronale e resistenza sociale. Solo la forza della classe operaia ha reso possibile la democrazia nel secolo passato. Da quando le politiche liberal-schiavistiche hanno sconfitto la classe operaia, la società ha perduto forza, solidarietà, fiducia nel proprio futuro e la violenza padronale ha preso il sopravvento. Il fascismo non è che una delle forme in cui la violenza padronale si manifesta.
Per questo non ci sarà nessun ritorno alla democrazia: perché l’aggressione liberal-schiavistica ha disgregato le condizioni che rendevano possibile un fronte unito dei lavoratori.
Non c’è dubbio che il decreto sicurezza che vuole il Ministro Salvini (alleato dell’alleato di Assad, per chi se lo fosse dimenticato) è un passo avanti verso lo stato di polizia.
Per questo occorre andare a Roma il 14 dicembre, per questo occorre manifestare: perché non va perduta nessuna occasione per rafforzare l’unità sociale che, sola, permetterà di creare isole di sopravvivenza e diserzione.
Non sarà la democrazia a liberarci dal fascismo. Non è mai successo.
E il fascismo prepara tragedie.
Manifestare, incontrarsi, creare vincoli di solidarietà - per prepararsi alla tragedia che si sta preparando in Europa, mentre altrove la tragedia è già in pieno svolgimento.
Abbandonare le illusioni. Preparare diserzioni.